
LA NOSTRA TERRA E LA NOSTRA FAMIGLIA.
Le radici dei nostri vini.
Saliamo sulla macchina del tempo e andiamo indietro al 1960: sono gli anni del boom, della dolce vita. Nostro nonno Antonio Federici decide di produrre dei vini per quell’Italia che dopo la guerra aveva finalmente voglia di tornare a gustare, a brindare, a vivere. Così nasce la storia della nostra famiglia nel vino: in quell’epoca il vino si faceva molto diversamente da oggi. Poi nel 2001, il grande cambiamento: nostro papà decide che è il momento di passare a coltivare direttamente le vigne, per poter controllare la qualità delle uve e poter creare dei vini in virtù di un gusto che stava cambiando e che cercava una nuovo riferimento di qualità.
Siamo partiti dai vitigni tipici del territorio: Trebbiano, Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia e Grechetto. E abbiamo affiancato loro vigneti di Merlot, Montepulciano, Shyra, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Il connubio ideale fra la tradizione e quel tocco che la ravviva, la rigenera, la porta a un nuovo livello di qualità e di piacevolezza gustativa. Abbiamo mantenuto cosa rende i vini di questo territorio apprezzati e amati da millenni, e abbiamo cercato di portarli a un passo successivo. È il concetto di “evoluzione della specie” che abbiamo voluto esprimere anche nelle etichette delle varie bottiglie di Cesanese, con una scimmia che passa attraverso vari stadi di evoluzione, dal primitivo al “non vedo non guardo non sento” fino ad entrare a far parte ironicamente di un affresco di Michelangelo.